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Stronzio: storia, reazioni, sali poco solubili, composti

Lo stronzio è un metallo alcalino-terroso appartenente al Gruppo 2 e al 5° Periodo avente configurazione elettronica [Kr] 5s2.
Si rinviene in natura sotto forma di solfato SrSO4 nella celestina e sotto forma di carbonato SrCO3 nella stronzianite.

Si presenta di colore argenteo con una venatura giallo pallido con proprietà simili agli elementi che lo precedono e lo seguono nel gruppo e ha numero di ossidazione +2 . Lo stronzio è il quindicesimo elemento più abbondante nella crosta terrestre.

Storia

Nel 1790 il chimico irlandese Adair Crawford nell’ambito dei suoi studi sulla witherite, minerale costituito da carbonato di bario trovato in un villaggio della Scozia denominato Strontian, scoprì che era presente un altro minerale sconosciuto.

stronzio 1 da Chimicamo
stronzio

Il chimico britannico Sir Humphry Davy isolò per la prima volta il metallo nel 1808 tramite elettrolisi di una miscela di cloruro di stronzio e ossido di mercurio (II).

Attualmente lo stronzio è ottenuto dai minerali celestina e stronzianite a seguito di trattamento con acido cloridrico onde ottenere il cloruro di stronzio. Quest’ultimo, unito al cloruro di potassio, è fuso e successivamente sottoposto a elettrolisi con formazione di Cr e Cl2.

Reazioni dello stronzio

Reagisce con l’ossigeno passivandosi formando uno strato di ossido sulla superficie. Quando è bruciato reagisce sia con l’ossigeno che con l’azoto secondo le reazioni:

2 Sr(s) + O2(g) → 2 SrO(s)
3 Sr(s) + N2(g) → Sr3N2(s)

In presenza di acido cloridrico si solubilizza con sviluppo di idrogeno:
Sr(s) + 2 HCl(aq) → SrCl2(aq) + H2(g)

Reagisce lentamente con l’acqua con formazione dell’idrossido e sviluppo di idrogeno:
Sr(s) + 2 H2O(l) → Sr(OH)2(aq) + H2(g)

Lo stronzio reagisce a freddo con il cloro e a caldo con bromo e iodio per formare i rispettivi alogenuri:
Sr(s) + X2(g) → SrX2(s)

Sali poco solubili

Lo stronzio forma diversi sali poco solubili pertanto in presenza di arseniato forma l’arseniato di stronzio:
Sr2+(aq) + AsO43-(aq)→ Sr3(AsO4)2(s)
Seguono le reazioni di formazione del carbonato, fluoruro, iodato, ossalato e solfato:

Sr2+(aq) + CO32-(aq)→ SrCO3(s)
Sr2+(aq) + 2 F(aq) → SrF2(s)
2 IO3(aq) + Sr2+(aq) → Sr(IO3)2(s)
Sr2+(aq) + C2O42-(aq)  → SrC2O4(s)
Sr2+(aq) + SO42-(aq)→ SrSO4(s)

Usi

Tra i composti più importanti vi è il suo ossido che viene preparato per decomposizione termica di altri composti tra cui il carbonato:

SrCO3(s)→ SrO(s) + CO2(g)

L’ossido di stronzio è utilizzato negli smalti ceramici e nella fabbricazione di vetri speciali che venivano usati nei tubi a raggi catodici dei televisori.

Per il suo colore rosso scarlatto che i suoi sali emettono a caldo viene utilizzato nei fuochi d’artificio e nei razzi di avvertimento.
Sebbene recenti studi siano discordanti sulla sua efficacia il cloruro di stronzio è stato utilizzato per lunghi anni nei dentifrici come desensibilizzante.

Il carbonato SrCO3 viene utilizzato nella produzione del vetro per tubi a raggi catodici (CRT). Lo stronzio viene utilizzato in campo medico  nel trattamento dell’osteoporosi e della carie in quanto aumenta la densità minerale ossea e riduce il rischio di fratture ossee.

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