Il cromo picolinato è un composto avente formula Cr(C6H4NO2)3 spesso indicato come CrPic3 usato come integratore alimentare per prevenire o curare il deficit di cromo.
È un composto di coordinazione costituito da cromo (III) e acido picolinico. Quest’ultimo è un derivato naturale del triptofano essendo l’acido picolinico è un derivato piridinico con una catena carbossilica in posizione 2 la cui struttura è rappresentata in figura

Il cromo (III) è un acido di Lewis e come tale ha un’elevata affinità con l’ossigeno dello ione carbossilato e una minore affinità con l’ azoto piridinico del picolinato. Ciascun legante picolinato agisce come chelante bidentato e neutralizzando la carica +3 dello ione cromo

Proprietà
Il cromo picolinato si presenta come polvere cristallina rossa ed è stabile a temperatura ambiente. È poco solubile in acqua e scarsissimamente solubile in etanolo. L’intera struttura della molecola è elettricamente neutra e ha proprietà idrofobiche.
Sintesi
È ottenuto dalla reazione di un sale cromico con acido picolinico in acqua. I sali di cromo (III) utilizzati sono:
- acetato Cr(CH3COO)3
- nitrato Cr(NO3)3
- perclorato Cr(ClO4)3
- cloruro CrCl3
- solfato Cr2(SO4)3
È ottenuto anche dalla reazione tra:
- idrossido di cromo (III) Cr(OH)3 e acido picolinico
- cromo esacarbonile Cr(CO)6 e acido picolinico in metanolo
Funzioni
Il cromo è coinvolto in molti importanti ruoli biochimici nel sistema umano. Esso infatti assolve, tra l’altro, al ruolo di facilitare il metabolismo dei macronutrienti come carboidrati e proteine
Stimola inoltre la sintesi e i meccanismi dell’insulina legandosi a un oligopeptide dopo l’ingestione, sotto forma di ioni cromo trivalente, per formare la cromodulina, proteina che attiva le proteine recettoriali dell’insulina e le funzioni ormonali.
Riduce inoltre alcuni dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.
Il cromo può essere assunto con gli alimenti ma anche tramite integratori
Il cromo picolinato, in particolare, ha dimostrato di ridurre la resistenza all’insulina e di aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari
Una volta ingerito, nello stomaco, si verifica l’idrolisi acida a contatto con la mucosa dello stomaco. Dall’idrolisi si forma l’esacquocromo (III) Cr(H2O)63+ che una volta raggiunto il pH alcalino dell’intestino tenue forma un composto poco solubile costituito da ossido e idrossido
Circa il 2% di Cr 3+ è assorbito attraverso l’intestino come CrPic3
Sebbene l’assorbimento sia basso, CrPic3 è assorbito in modo più efficiente rispetto ad altre fonti organiche e inorganiche e quindi si accumula a concentrazioni più elevate nei tessuti.