L’ acilazione del carbonio, uno dei processi sintetici più importanti della chimica organica, ha luogo tra un agente acilante (cloruro acilico, anidride o estere) e un nucleofilo quale un anione enolato in ambiente basico o un enolo in ambiente acido.
Un esempio di acilazione del carbonio è dato dalla reazione di un cloruro acilico con un nucleofilo indicato come Nu-H. La reazione di acilazione del carbonio può essere così generalizzata:
RCOCl + Nu-H → RCONu + HCl
Condensazione degli esteri
Gli esteri alifatici che hanno almeno due atomi di idrogeno in alfa subiscono un’autocondensazione (condensazione di Claisen) per formare un β-chetoestere. La classica sintesi dell’acetoacetato di etile è il prototipo per questo gruppo di reazioni:
2 CH3COOC2H5 + C2H5O– → CH3CO-CH2COOC2H5 (estere acetacetico) + C2H5OH
La reazione è analoga alla condensazione aldolica base-catalizzata.
Nel processo di enolizzazione gli esteri sono meno acidi delle aldeidi e dei chetoni a causa della stabilizzazione per risonanza del gruppo estereo, ma gli ioni etossido sono sufficientemente basici da convertire una piccola quantità di acetato di etile in uno ione enolato, dando luogo a un rapido equilibrio.
Meccanismo
L’attacco dell’enolato su di una molecola di estere è quindi una tipica reazione di sostituzione:
[CH3COOC2H5 ↔ CH3CO–O+C2H5] + C2H5O– → [C–H2-COOC2H5 ↔ CH2=CO–OC2H5] + C2H5OH
CH3COOC2H5 + C–H2-COOC2H5 → CH3CO-CH2COOC2H5 + C2H5O–
Nella reazione è consumato un equivalente di etossido di sodio in quanto il β-chetoestere che si forma è sufficientemente acido da neutralizzare lo ione etossido.
CH3CO-CH2COOC2H5 + C2H5O– ⇌
⇌ [CH3CO-C– H-COOC2H5 ↔ CH3CO– = CH-COOC2H5 ↔ CH3CO-CH=CO–OC2H5] + C2H5OH
Dopo che si è completata la condensazione, il sale sodico del β-chetoestere costituisce un fattore critico per il successo della condensazione. La costante di equilibrio per le condensazioni è piccola; ma l’equilibrio è spostato a favore dei prodotti a favore dei prodotti a causa della successiva conversione del β-chetoestere in un anione enolato, essendo quest’ultimo più stabile della base iniziale, l’alcossido.
La situazione è analoga alla sostituzione di RO– ed HO– in un estere. Gli ioni alcossido portano ad uno scambio reversibile con l’estere in cui i prodotti non sono particolarmente favoriti. Con gli ioni idrossido, invece, il prodotto in equilibrio è un acido carbossilico. Esso è in grado di reagire con la base per formare un anione carbossilato molto più stabile con conseguente spostamento a destra dell’equilibrio:
R-COOR’ + R’’O– ⇌ R-COOR’’ + R’O–
R-COOR’ + HO– ⇌ R-COOH + R’O– → R-COO– + R’OH
In generale, per la condensazione di Claisen c’è bisogno di un estere con un metilene in alfa ed un secondo estere. Il metilene in alfa agisce da nucleofilo. Il secondo estere funziona da substrato per la reazione di sostituzione:
R-COR’ (substrato o accettore) + R’’-CH2-COOR’ (componente enolico) → R-CO-C– R’’-COOR’ (anione enolato del β-chetoestere) + 2 R’OH