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Ossido di ferro (II): sintesi, reazioni, usi

L’ossido di ferro (II) o ossido ferroso è un composto in cui il ferro ha numero di ossidazione + 2 ed ha formula FeO. Unitamente all’ossido di ferro (III) e all’ossido ferroso-ferrico è uno degli ossidi del ferro e si trova in natura nel minerale wüstite.

Proprietà

Si presenta sotto forma di cristalli di colore nero. È praticamente insolubile in acqua, nelle soluzioni basiche e nei solventi organici mentre è solubile in soluzioni acide e in etanolo. Cristallizza secondo un reticolo cubico a facce centrate ed è stabile termicamente

Sintesi

È ottenuto dalla decomposizione dell’idrossido di ferro (II):
Fe(OH)2 → FeO + H2O

Può essere ottenuto dalla decomposizione termica dell’ossalato di ferro (II) con formazione di monossido e biossido di carbonio:
FeC2O4 → FeO + CO + CO2

La reazione è condotta in atmosfera inerte per evitare la formazione degli altri ossidi del ferro

Reazioni

L’ossido di ferro (II) reagisce con:

  • l’ossigeno per dare ossido di ferro (III)
    4 FeO + O2 → 2 Fe2O3
  • il biossido di carbonio per dare carbonato di ferro (II)
    FeO + CO2 → FeCO3
  • idrogeno per dare ferro e acqua
    FeO + H2 → Fe + H2O

Si decompone a una temperatura di 575 °C per dare, secondo una reazione di disproporzione ferro e ossido ferroso-ferrico:
4 FeO → Fe + Fe3O4

Usi

L’ossido di ferro (II) è  utilizzato come pigmento nella ceramica, smalti e vetri e negli inchiostri per tatuaggi. Il composto è anche utilizzato come materia prima nella produzione dell’acciaio. Trova inoltre utilizzo come catalizzatore in numerose sintesi. Quando l’acqua si lega alle molecole di ossido di ferro (II) assume un colore verdastro. In questa forma è utilizzato quale componente del vetro termoisolante verde comunemente usato nelle automobili e nelle finestre degli edifici.

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