Acido sinapico: proprietà, usi
L’acido sinapico o sinapinico è un acido carbossilico che si trova in natura nella famiglia di piante erbacee Brassicaceae. Unitamente all’ acido caffeico, cumarico, gallico, clorogenico e ferulico fa parte degli acidi idrossicinnamici appartenenti alla classe degli acidi fenolici con acidi carbossilici bioattivi.
Il suo nome I.U.P.A.C. è acido 3-(4-idrossi-3,5-dimetossifenil)prop-2E-enoico e presenta il doppio legame in una configurazione trans
L’acido sinapico è un fitochimico biodisponibile per via orale presente nella propoli. Si trova inoltre nelle spezie, agrumi, frutti di bosco, verdure, cereali, colture di semi oleosi
Proprietà dell’acido sinapico
Esso presenta proprietà antimutagena, antiglicemica, neuroprotettiva e antibatterica
È noto per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie e antitumorali.
È un antiossidante idoneo a contrastare lo stress ossidativo e di combattere i ROS (Reactive Oxygen Species) che sono i radicali liberi a maggior diffusione. L’acido sinapico, unitamente agli acidi idrossicinnamici, è infatti in grado di donare l’idrogeno legato al gruppo alcolici per neutralizzare i radicali liberi.
Usi
Trova utilizza quale matrice nella tecnica MALDI (Matrix-Assisted Laser Desorption/Ionization). Questa tecnica è usata nella spettrometria di massa che consiste nell’assorbire il campione su una matrice e, una volta portata in soluzione, è bombardata con un fascio laser.
Esso possiede infatti le caratteristiche tipiche delle matrici quali la presenza di gruppi polari e la solubilità in acqua. Esso inoltre è facilmente evaporabile ed inoltre ha un certo carattere acido tale da costituire una fonte di protoni che favorisce la ionizzazione dell’analita.
Esibisce inoltre un forte assorbimento atomico nella regione U.V. che permette di assorbire la radiazione laser in modo efficiente.