Metilene attivato: proprietà, reazioni
Il metilene attivato è presente nei composti in cui vi è un gruppo – CH2– tra due gruppi elettronattrattori come, ad esempio, due gruppi carbonilici.
Il metilene è detto comunemente ponte di metilene.
Esso può agire anche da legante bidentato unendo due metalli in un complesso come il titanio e l’alluminio nel reattivo di Tebbe. Quest’ultimo infatti è un composto organometallico con formula (C5H5)2TiCH2ClAl(CH3)2
Un ponte metilene è detto semplicemente metilene, come, ad esempio, nel cloruro di metilene CH2Cl2 il cui nome I.U.P.A.C. è diclorometano.
Proprietà
Gli atomi di idrogeno del gruppo metilenico sono significativamente acidi in quanto il carbanione ottenuto dall’allontanamento di un idrogeno è stabilizzato per risonanza
I composti che tipicamente presentano un metilene attivato sono i β-dichetoni, i β-chetosteri e i β-diesteri come, ad esempio, l’1,3-propandioato di dietile noto come malonato di etile
Conseguentemente questi composti sono acidi e possono essere irreversibilmente deprotonati con le basi come NaOH o con un alcossido.
Reazioni del metilene attivato
I composti contenenti questo gruppo attivato sono i reagenti di partenza di alcune reazioni chimiche:
- Gli ioni enolato formati dall’allontanamento di un idrogeno sono buoni nucleofili e reagiscono con gli alogenuri alchilici secondo il meccanismo di sostituzione nucleofila SN2 e ciò consente l’inserimento di un gruppo alchilico in posizione α
- Reazione di Michael. Gli enolati formati dall’allontanamento di un idrogeno conducono un’addizione elettrofila a composti carbonilici α,β-insaturi tramite un’addizione 1,4
- Decarbossilazione con formazione di un chetone e biossido di carbonio