anellazione di Robinson

Anellazione di Robinson: meccanismo

Robert Robinson, premio Nobel per la Chimica nel 1937, scoprì la reazione che, in suo onore, è detta anellazione di Robinson
Essa prevede la conversione di un chetone avente un idrogeno sul carbonio in α al carbonile e di un chetone α,β-insaturo in un cicloesenone in presenza di una base.

conversione di un chetone
conversione di un chetone

L’ottenimento del cicloesenone e dei suoi derivati riveste una particolare importanza per la sintesi di prodotti naturali e di altri prodotti organici quali antibiotici e steroidi.
In particolare l’ultimo stadio della sintesi del cortisone è costituito dall’anellazione di Robinson.

L’anellazione di Robinson è costituita da un’addizione di Michael seguita da una condensazione aldolica intramolecolare ed è un metodo per ottenere anelli condensati.

Meccanismo dell’anellazione di Robinson

Il meccanismo dell’anellazione di Robinson prevede deprotonazione da parte di una base di un idrogeno presente sul carbonio in α al carbonile del chetone.
A seguito della deprotonazione di forma un enolato.

L’enolato conduce un’addizione 1,4 sull’enone (addizione di Michael) con formazione di un nuovo enolato che è protonato per dare un dichetone.
La successiva deprotonazione operata da una base di un idrogeno  sul carbonio in α al carbonile dà luogo alla formazione di un ulteriore enolato.

Esso  attacca il gruppo chetonico tramite condensazione aldolica intramolecolare per dare un alcossido intermedio ciclico.

L’alcossido è poi protonato con formazione di un gruppo alcolico.

La rimozione di un idrogeno presente sul carbonio in α al carbonile seguita da un’eliminazione tramite meccanismo E2 del gruppo –OH porta alla formazione dell’enone.

anellazione
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