Determinazione qualitativa del tiosolfato: test preliminare, test di conferma
Il tiosolfato è utilizzato nelle titolazioni iodometriche in quanto è uno dei pochi agenti riducenti stabili rispetto all’ossidazione dell’aria.
La iodometria è una tecnica analitica quantitativa che si basa sulla ossidazione dello ioduro a iodio e viene usata per la determinazione di agenti ossidanti.
La iodometria utilizza le proprietà ossidanti dello iodio e ha il vantaggio di non essere limitata a determinati valori di pH. Il test iodio-amido fu descritto per la prima volta nel 1814 da Jean-Jacques Colin e Henri-François Gaultier de Claubry e, indipendentemente da Friedrich Stromeyer, nello stesso anno.
![salda d'amido salda d'amido](https://chimicamo.org/wp-content/uploads/2024/05/salda-damido-300x225.jpg)
La determinazione quantitativa dell’ossidante viene ottenuta tramite titolazione dello iodio con una soluzione standardizzata di tiosolfato di sodio usando la salda d’amido quale indicatore.
La salda d’amido è costituita da amido che contiene due diversi tipi di polisaccaridi costituiti da unità di glucosio legate tra loro in due modi diversi ovvero l’amilosio che è di tipo lineare e l’amilopectina che è di tipo ramificato che forma con lo iodio un complesso di colore blu di colore così intenso che può essere rilevato visivamente quando la concentrazione di iodio è pari a 20 µM a 20 °C.
Test preliminare
Il test preliminare per poter supporre la presenza del tiosolfato in una miscela solida consiste nel mettere una piccola quantità di questa miscela in una provetta e di aggiungere acido cloridrico.
![tiosolfato di sodio tiosolfato di sodio](https://chimicamo.org/wp-content/uploads/2024/05/tiosolfato-di-sodio-300x175.png)
Si noterà la formazione di un precipitato di zolfo e, se la provetta viene riscaldata, l’emissione di anidride solforosa.
La reazione di disproporzione che avviene è la seguente:
S2O32- + 2 H+ → S + SO2 + H2O
Test di conferma del tiosolfato
- Test con l’acetato di piombo
Una soluzione di acetato di piombo è aggiunta alla miscela incognita. La presenza di tiosolfato è confermata dal precipitato bianco di tiosolfato di piombo:
S2O32- + Pb2+ → PbS2O3
A caldo il precipitato diventa nero a causa del solfuro di piombo che si forma secondo la reazione:
PbS2O3 + H2O → PbS + 2 H+ + SO42-
- Test con il cloruro di ferro (III)
Una soluzione di cloruro di ferro (III) è aggiunta alla miscela incognita. La presenza di tiosolfato viene confermata dalla formazione del complesso diamminotiosolfatoferrato (III) di colore viola scuro:
2 S2O32- + Fe3+ → [Fe(S2O3)2]–
La colorazione scompare rapidamente a causa della riduzione del ferro (III) a ferro (II) ad opera del tiosolfato che si trasforma in tetrationato:
2 S2O32- +2 Fe3+ → S4O62- + 2 Fe2+
- Test con il permanganato
In ambiente basico il permanganato reagisce con il tiosolfato per dare un precipitato nero di biossido di manganese e solfato secondo la reazione
F8 MnO4– + 3 S2O32- + H2O → 8 MnO2 + 6 SO42- + 2 OH–
- Test con il nitrato di argento
Una soluzione di nitrato di argento è aggiunta alla miscela incognita per dare un precipitato bianco di tiosolfato di argento secondo la reazione:
S2O32- + 2 Ag+ → Ag2S2O3
Il precipitato in presenza di un eccesso di tiosolfato si solubilizza a causa della formazione del complesso ditiosolfatoargento:
Ag2S2O3 + 3 S2O32- → 2 [Ag(S2O3)2]+
Il tiosolfato di argento tende a decomporsi secondo una reazione di disproporzione con formazione di un precipitato nero di solfuro di argento:
Ag2S2O3 → Ag2S + SO3