Salda d'amido

Salda d’amido: uso nelle titolazioni

La salda d’amido è un indicatore utilizzato per evidenziare il punto finale delle titolazioni iodimetriche che rientrano nelle titolazioni ossidimetriche.

Questo metodo analitico utilizza le proprietà ossidanti dello iodio e ha il vantaggio di non essere limitato a determinati valori di pH. Il test iodio-amido fu descritto per la prima volta nel 1814 da Jean-Jacques Colin e Henri-François Gaultier de Claubry  e indipendentemente da Friedrich Stromeyer nello stesso anno.

In forma molecolare lo iodio è poco solubile in acqua. Questa solubilità è aumentata facendo reagire lo iodio con lo ioduro con ottenimento del triioduro che è invece molto solubile secondo la reazione:
I2 + I ⇌ I3

Le titolazioni iodimetriche non vengono abitualmente monitorate attraverso misurazioni di potenziale ma attraverso un indicatore visivo costituito dalla salda d’amido. Il colore del complesso dello iodio con la salda d’amido è così intenso che può essere rilevato visivamente quando la concentrazione di iodio è pari a 20 µM a 20 °C.

Preparazione della soluzione di salda d’amido

Per preparare la soluzione di salda d’amido si aggiunge 1 grammo di amido a 10 mL di acqua distillata e, dopo aver mescolato accuratamente, si versa in 100 mL di acqua distillata all’ebollizione lasciando bollire per un minuto sotto agitazione. Dopo che la soluzione si è raffreddata se è presente un precipitato lasciar decantare e utilizzare solo la soluzione che deve essere utilizzata entro qualche giorno. Se si vuole usare la soluzione dopo un tempo maggiore si aggiunge ad essa una piccola quantità di acido salicilico.

Titolazione

La salda d’amido che ci indica il raggiungimento del punto finale della titolazione è costituita da amido che contiene due diversi tipi di polisaccaridi costituiti da unità di glucosio legate tra loro in due modi diversi ovvero l’amilosio che è di tipo lineare e l’amilopectina che è di tipo ramificato. L’amilosio è il composto responsabile della colorazione blu che forma la salda d’amido.

Il complesso amido-ioduro non è molto solubile in acqua, quindi la salda d’amido viene aggiunta vicino al punto finale di una titolazione di iodio, quando la concentrazione di iodio è bassa.

Colore

Il colore è dovuto alla formazione di un complesso a trasferimento di carica. Lo iodio molecolare è scarsamente solubile in acqua e pertanto è aggiunto ioduro di potassio da cui si forma sia I3 che poliioduri del tipo I5 e I7 in cui lo iodio agisce come accettore di elettroni e lo ioduro come donatore di elettroni. Questi complessi assorbono nel campo del visibile ed è quindi osservato il colore complementare. Le soluzioni acquose di poliioduri hanno un colore scuro ma combinate all’amilosio il colore appare blu.

Poiché il complesso amido-ioduro non è molto solubile in acqua la salda d’amido è aggiunta in prossimità del punto equivalente ovvero quando è bassa la concentrazione di iodio che potrebbe essere adsorbito dall’indicatore. La colorazione blu è poco visibile a elevati valori di pH e alte temperature. Le titolazioni sono quindi condotte a valori di pH minori di 8 e a temperatura ambiente. Una temperatura elevata, oltre a rendere poco visibile il viraggio dell’indicatore, porta alla perdita dello iodio che è volatile.

Inoltre la salda d’amido non deve essere utilizzata in ambiente fortemente acido in quanto si verifica l’idrolisi dell’amido.

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