La quercetina appartiene è un composto di origine vegetale appartenente alla classe dei flavonoidi e ha, come unità strutturale di base il 3-idrossiflavone.
Il nome I.U.P.A.C. è 3,3’,4’,5,7- pentaidrossiflavone ha la seguente struttura:

Proprietà
I flavonoidi sono antiossidanti naturali derivati dalle piante e comunemente presenti negli alimenti, come frutta e verdura che hanno la proprietà di sequestrare i radicali liberi.
La quercetina, parte di una sottoclasse di flavonoidi chiamati flavonoli, è stata oggetto di studi in quanto si ritiene possa proteggere da diverse malattie degenerative prevenendo la perossidazione lipidica processo in cui agenti ossidanti come specie reattive all’ossigeno (ROS) e radicali liberi attaccano i lipidi contenenti doppi legami ed in particolare gli acidi grassi polinsaturi.
La sintesi e lo studio dei metaboliti della quercetina è la chiave per capire come la quercetina agisce come antiossidante.
La quercetina ha dimostrato la capacità di prevenire l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL) eliminando i radicali liberi e chelando gli ioni dei metalli di transizione.
Fonti di quercetina
Le più alte concentrazioni di flavonoli sono state trovate in verdure come cipolle e broccoli, frutta come mele, ciliegie e bacche e bevande come tè e vino rosso.
In tabella è riportata la quantità di quercetina espressa in milligrammi presente in 100 g di alimento:
Alimento | Quantità di quercetina (mg/100 g) |
Mela con la buccia | 4.42 |
Broccoli crudi | 3.21 |
Cipolle crude | 13.27 |
Spinaci crudi | 4.86 |
Foglie disidratate di tè nero | 204.66 |
Foglie disidratate di tè verde | 255.55 |
Vino rosso | 0.84 |
La cottura degli alimenti comporta un abbassamento della quantità di quercetina ed in particolare l’ebollizione che ne provoca una degradazione termica.
Quercetina e Covid
In attesa di un vaccino alcuni gruppi di studiosi si sono dedicati allo studio di sostanze con azione antivirale per combattere il temibile Covid-19.
È stato pubblicato sul International journal of biological macromolecules uno studio condotto dal Cnr- Nanotec di Cosenza che con un gruppo di ricercatori di Zaragoza e Madrid secondo il quale la quercetina si lega sul sito attivo della 3CLpro con azione destabilizzante e impedendole a svolgere le sue funzioni.
La 3CLpro è la principale proteasi che si trova nel coronavirus ed è una tripsina che catalizza la scomposizione delle proteine in polipeptidi o in singoli amminoacidi tramite rottura dei legami peptidici.
La struttura della quercetina può inoltre, stante le sue dimensioni e la presenza di alcuni gruppi funzionali, può essere modificata per ottenere prodotti ancora più potenti.
La notizia apre quindi uno spiraglio per la cura del Covid-19 sebbene alcuni scienziati si mostrano scettici sul suo utilizzo a causa della sua bassa solubilità e al suo scarso assorbimento da parte dell’organismo.