Le regole di nomenclatura degli esteri prevedono l’iniziale identificazione dell’acido carbossilico e dell’alcol da cui essi derivano
Componente acida
Il nome della radice si basa sulla catena più lunga compreso il gruppo carbonilico e si sostituisce il suffisso -ico dell’acido con -ato
Componente alcolica
Il nome della radice si basa sulla catena più lunga contenente il gruppo -OH che è numerata in modo da dare a -OH il numero più basso possibile. Il gruppo alchilico o arilico legato all’ossigeno è denominato usando il suffisso -ile
Ad esempio l’estere più semplice che ha formula HCOOCH3
Secondo le regole menzionate esso deriva dall’acido metanoico (acido formico) HCOOH e il metanolo CH3OH. Sostituendo il suffisso -ico con -ato si ottiene metanolato e utilizzando, per l’alcol il suffisso -ile si ottiene il nome dell’estere. Si chiama metanoato di metile anche se è spesso denominato secondo la nomenclatura tradizionale formiato di etile.
Esercizi sulla nomenclatura degli esteri
Attribuire il nome ai seguenti composti

L’estere deriva dall’acido propionico CH3CH2COOH e dall’etanolo CH3CH2OH pertanto si chiama propanoato di etile

L’estere deriva dall’acido benzoico C6H5COOH e dall’etanolo CH3CH2OH pertanto si chiama benzoato di etile

Il nome di questo estere si ottiene considerando che deriva dall’acido 3-metilbutanoico CH3CH(CH3)CH2COOH e dall’etanolo. La numerazione del gruppo metilico è fatta considerando che il carbonio del gruppo -COOH è quello a cui si attribuisce il numero 1. L’estere si chiama quindi 3-metilbutanoato di etile

L’estere deriva dall’acido etanoico CH3COOH (acido acetico) e dall’1-pentanolo CH3CH2CH2CH2CH2OH e quindi si chiama etanoato di 1-pentile. Questo estere, noto per il tipico odore di banana ha, come nome d’uso acetato di n-amile
Le fragranze di alcuni esteri, infatti, ricordano i profumi floreali o quelli della frutta