eritrite

Eritrite: diffusione, proprietà, usi

L’ eritrite è un minerale appartenente alla classe mineralogica degli arseniati e infatti ha formula Co3(AsO4)2 · 8 H2O.
Ha la stessa struttura cristallina dall’annabergite che ha la medesima formula chimica ma presenta il nichel al posto del cobalto

Il geologo, chimico e mineralogista francese François Sulpice Beudant scoprì questo minerale in Sassonia. Gli diede questo nome dal greco έρυθρος che significa rosso in allusione al suo colore.
Insieme alla cobaltite CoAsS, linnaeite Co3S4 , smaltite (Co, Fe, Ni)As2 e carolite CuCo2S4 è uno dei minerali contenenti cobalto

Diffusione

L’eritrite è un minerale secondario che si forma come alterazione di solfuri e arseniuri nella zona di ossidazione dei depositi di cobalto.
Si trova spesso associata a quarzo, calcite, limonite, cobaltite, skutterudite, adamite e malachite.

Gli esemplari più belli si trovavano nel distretto di Schneeberg, in Sassonia, in Germania, dove fu scoperta. Oggi è difficile trovare buoni esemplari di questa località poiché la maggior parte delle pietre migliori eccezionali sono già state prelevate.
I cristalli più grandi di eritrite mai trovati provengono dal Marocco dove sono presenti esemplari dai colori vivaci.

Altre miniere degne di nota si trovano in Australia, Messico e Canada. È largamente diffusa in Austria, Regno Unito e Messico.
Splendide miniatura di argento nativo meravigliosamente cristallizzato con stephanite ed eritrite provengono dalle nelle montagne Krušné Hory nella Repubblica Ceca nelle miniere di rame di Měděnec
Negli Stati Uniti si trova in Pennsylvania e Idaho.

Proprietà

È un arseniato di cobalto (II) ottaidrato e si presenta di colore rosso violaceo intenso, rosa, rosa chiaro, rosso scuro e, a volte, con una tonalità bluastra. Ha una durezza, nella scala di Mohs da 1.5 a 2.5 e un peso specifico di 3.06.
È solubile negli acidi a cui conferisce una colorazione rosa dovuta allo ione cobalto

Usi

A causa del suo particolare colore l’eritrite non è confusa con altri minerali e costituisce una guida per indicare la  presenza di minerali contenenti cobalto, nichel o argento allo stato nativo

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