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Il Pallone del Mondiale di calcio 2014: materiali utilizzati

In  ogni manifestazione calcistica mondiale è adottato un pallone da calcio a cui è attribuito un nome particolare e che è ampiamente pubblicizzato per le sue caratteristiche.
I progressi della chimica e della tecnologia hanno consentito di ottenere palloni che davano prestazioni sempre migliori pur rispondendo a standard convenzionali.

Dagli anni ‘70 l’Adidas è il fornitore ufficiale di tutte le partite organizzate da FIFA e UEFA e quindi profonde investimenti notevoli per realizzare palloni sempre più innovativi.

Tuttavia  in alcune circostanze, come nel Campionato Mondiale 2010, il pallone  Jabulani destò molte critiche a causa di traiettorie anomale che furono l’incubo dei portieri ma anche degli attaccanti.

Per il Campionato mondiale 2014 è stato adottato il Brazuca che presentava una innovazione strutturale dovuta a una particolare simmetria formata da sei pannelli identici. Essi  davano, come risultato, una presa migliore, una facilità di controllo, una maggiore stabilità e aerodinamicità.

Questo pallone, definito iper-tech, ha subito per oltre due anni a una serie di test meticolosi onde evitare un clamoroso flop. Team di fisici ne hanno studiato potenzialità e traiettorie, moltissimi giocatori ne hanno saggiato le caratteristiche.

Il Pallone del Mondiale di calcio 2014 da Chimicamo
Il Pallone del Mondiale di calcio 2014

I chimici non sono rimasti nell’ombra dando fondo alla loro professionalità per mettere insieme molti materiali che potessero rispondere alla voglia di iper-tech. Nessuna proprietà poteva essere infatti soddisfatta se i chimici non avessero fornito i materiali più adatti.

Materiali utilizzati per il pallone

Il rivestimento del pallone è costituito da poliuretani polimero costituito da isocianato e poliolo. Il legame tipico di un poliuretano è il legame uretanico -NH-(CO)-O- che si forma tra il gruppo –NCO dell’isocianato e il gruppo –OH del poliolo. Il rivestimento di un pallone è di fondamentale importanza.

Esso, infatti,  in caso di pioggia deve assorbire la minima quantità di acqua che lo renderebbe troppo pesante. Nella fattispecie il Brazuca limita l’aumento di peso, in caso di pioggia, allo 0.2%.

Sotto lo strato poliuretanico vi è un altro strato, anch’esso di natura polimerica costituito da poliammidi, polimeri di cui il nylon è certamente la fibra più diffusa, che si ottengono dalla policondensazione di diammine con acidi dicarbossilici alifatici a catena lineare e sono caratterizzate dal gruppo – CO- NH e sono dotate di resistenza agli urti e all’usura e hanno il pregio di avere delle ottime caratteristiche meccaniche che si mantengono costanti anche ad alte temperature.

La parte più interna che contiene l’aria è costituita gomma butilica copolimero di isobutilene (98%)e isoprene (2%) che domina il mercato nella produzione di camere d’aria dotata di viscoelasticità ovvero in grado di subire deformazioni di tipo elastico a deformazioni di tipo viscoso.

Da quando veniva usato un involucro di cuoio al cui interno era inserita una vescica di animale gonfiata ad oggi è passato molto tempo. L’evoluzione della scienza e della tecnica ha consentito la fabbricazione di palloni sempre più sofisticati. Come sempre, il ruolo della chimica è stato di importanza fondamentale.

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