Il principio di Fermat, enunciato dal matematico francese Pierre de Fermat nel 1650, è detto anche “principio di minor tempo”. Costituisce un modo per spiegare la riflessione e la rifrazione come conseguenza di un unico principio e dalla cui applicazione deriva la legge di Snell
Secondo il principio di Fermat:
un raggio di luce propagandosi da un punto all’altro segue un percorso tale che il tempo impiegato a percorrerlo è quello più breve.
Se un raggio di luce va dal punto A al punto B segue un percorso rettilineo. Se vi sono condizioni al contorno per le quali la luce rimbalza su uno specchio o attraverso un pezzo di vetro nel suo percorso da A a B la luce prende il percorso che richiede il minor tempo.
Riflessione e principio di Fermat
Si consideri un raggio luminoso che parte da A, giunga su uno specchio, e dopo essere stato riflesso arrivi a B
La distanza L tra A e B è data da:
L = √a2+ x2 + √b2+ (d-x)2

Per il principio di Fermat la lunghezza del percorso deve essere minima. Pertanto si deve verificare che:
dL/dx = 0
Derivando L rispetto a x si ha:
dL/dx = ½ ( 2x/√a2+ x2) + ½ 2(d-x)(-1)/ √b2+ (d-x)2 = 0
Questa equazione può essere riscritta come:
x/√a2+ x2 = d-x/√b2+ (d-x)2
ovvero sen θ1 = sen θr
ossia:
θ1 = θr che è la legge della riflessione
Rifrazione e principio di Fermat
Il tempo di percorrenza di un raggio luminoso che parte da A e giunga a B passando attraverso due mezzi differenti.
Il tempo necessario affinché il raggio partendo da A giunga a B è:
t = √a2+ x2/v1 + √b2+ (d-x)2/v2

Analogamente al caso precedente derivando rispetto a x si ha:
dt/dx = 0 = sen θ1/v1 – sen θ2/v2
ovvero sen θ1/v1 = sen θ2/v2
Tenendo conto che l’indice di rifrazione, indicato generalmente con la lettera n si definisce, in termini di velocità della luce, come:
n = velocità della luce nel vuoto/velocità della luce nel mezzo
si ha:
v1= c/n1 e v2= c/n2
sen θ1 · n1/c = sen θ2 n2 /c
ovvero
sen θ1 · n1 = sen θ2 n2
da cui:
n1 / n2 = sen θ2 / sen θ1
che è l’espressione della legge di Snell
Applicazioni nella vita reale
Quando si vede il sole al tramonto in realtà esso è già sotto l’orizzonte che è la linea apparente che separa la terra dal cielo.
Questo fenomeno è dovuto al fatto che la pressione e la densità dell’aria diminuiscono salendo in quota. La luce ha una velocità minore nell’aria rispetto a quella che ha nel vuoto. La luce del sole, quindi può arrivare a puntare oltre l’orizzonte più rapidamente se, invece di andare semplicemente in linea retta, evita le regioni a maggiore densità dove passa più lentamente.

Un altro fenomeno naturale è il miraggio che si verifica quando i raggi del Sole incontrano uno strato d’aria più caldo rispetto agli strati sovrastanti dove l’aria è più fredda ed ha una densità maggiore.
In particolari condizioni climatiche percorrendo una strada asfaltata, può capitare di vedere il riflesso delle macchine in lontananza sull’asfalto e avere l’impressione che vi sia una pozzanghera che riflette gli oggetti sufficientemente distanti.

In realtà ciò che si vede è la luce del cielo che si riflette sulla strada. L’aria è molto calda appena sopra la strada ma è più fresca più in alto ed è diversa la sua densità. In queste condizioni la luce proveniente dal sole segue così una traiettoria curva deviando dal suo percorso rettilineo creando una falsa immagine invertita e posta sotto l’orizzonte