L’indice di rifrazione è un numero adimensionale calcolato dal rapporto tra la velocità della luce nel vuoto e quella in un secondo mezzo di diversa densità.
È una proprietà del materiale che descrive come esso influisce sulla velocità della luce che lo attraversa.
L’indice di rifrazione determina infatti quanto un raggio di luce cambia direzione quando passa da un mezzo all’altro.
Assume valori diversi in funzione della lunghezza d’onda del raggio di luce, della temperatura e, nel caso dei gas, della pressione ed è considerato un parametro fondamentale di qualsiasi materiale
Definizione dell’indice di rifrazione
Indicato generalmente con la lettera n si definisce, in termini di velocità della luce, come:
n = velocità della luce nel vuoto/velocità della luce nel mezzo
Ad esempio, poiché la velocità della luce nel vuoto è pari a 299792458 m/s che si approssima a 3 · 108 m/s e quella dell’acqua 2.25 · 108 si ha che l’indice di rifrazione nell’acqua vale:
n = 3 · 108 m/s / 2.25 · 108 = 1.33
In termini di lunghezza d’onda poiché frequenza (ν) rimane invariata quando la luce passa da un mezzo all’altro si ha:
n = λvuoto ν/ λmezzo ν = λvuoto / λmezzo
Nell’ottica geometrica, secondo la legge di Snell, nota anche come legge di Snell-Descartes, quando la luce viaggia da un mezzo all’altro, generalmente subisce una deviazione. La rifrazione coinvolge gli angoli che il raggio incidente e il raggio rifratto formano con la normale alla superficie nel punto di rifrazione e dipende dal mezzo attraverso il quale viaggiano i raggi luminosi.

La luce passa da un materiale con indice di rifrazione n1 con un angolo di incidenza θ1 in un materiale con indice di rifrazione n2 con un angolo di rifrazione θ2.
Il rapporto dei seni tra l’angolo di incidenza e l’angolo di rifrazione è uguale all’indice di rifrazione del secondo mezzo rispetto al primo n12.
Quest’ultimo è pari all’indice di rifrazione tra i due mezzi n2/n1 dei due mezzi:
sen θ1/sen θ2 = n12 = n2/n1
Esercizi
- In un mezzo il valore di n vale 1.2. Calcolare la velocità della luce attraverso quel mezzo
Poiché n = c/v si ha che v = c/n = 3 · 108 m/s/1.2 = 2.5 · 108 m/s
- Una radiazione che si muove nel vuoto ha un angolo di incidenza di 50° con l’acqua. Calcolare l’angolo di rifrazione sapendo che n1 dell’acqua vale 1.33
Si ha:
1.33 = sen 50°/ sen θ2
Da cui:
sen θ2 = sen 50°/1.33 = 0.766/1.33 =0.576
da cui θ2 = arcsen 0.576 = 35 °
- Calcolare quanto dovrebbe essere l’angolo di incidenza di un raggio luminoso incidente attraverso l’aria sul confine che separa l’aria dall’acqua in modo che l’angolo di rifrazione sia 30° (n1 aria = 1; n2 acqua = 1.33)
sen θ1/ sen 30° = 1.33/1
da cui sen θ1 = 1.33 · sen 30° = 1.33 · 0.5 = 0.665
ovvero θ1 = arcsen 0.665 = 41.7°