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Riduzione delle ammidi ad ammine: meccanismo

La riduzione delle ammidi è una reazione in cui un’ammide è ridotta a ammina.
Sebbene meno reattive degli altri composti acilici le ammidi possono dare luogo a numerose reazioni tra cui la riduzione.

La reazione è abitualmente condotta in dietiletere o tetraidrofurano in presenza di litio alluminio idruro mentre non avviene in presenza di sodio boroidruro in quanto meno reattivo.

Il prodotto della riduzione delle ammidi sono le ammine a causa della trasformazione del gruppo >C=O in   -CH2-. Si ottengono quindi ammine primarie, secondarie o terziarie a seconda che l’ammide di partenza sia rispettivamente primaria, secondaria o terziaria.

Le ammidi sono tra i composti meno reattivi nell’ambito dei derivati degli acidi carbossilici per la loro stabilizzazione per risonanza:

risonanza ammidi
risonanza delle ammidi

Reattività

Le strutture limite di risonanza comportano una minore carica positiva sul carbonio carbonilico che subisce meno degli altri composti acilici l’attacco di nucleofili.
L’azoto inoltre ha una parziale carica positiva e quindi una minore basicità e vi è una elevata barriera di energia rotazionale tra carbonio e azoto.

A causa del meccanismo della reazione eventuali gruppi presenti legati all’azoto non influenzano il prodotto.

Meccanismo

La reazione avviene dapprima tramite una sostituzione nucleofila acilica seguita da un’addizione nucleofila. Essa avviene in tre stadi:

primo stadio:   vi è l’attacco dello ione idruro al carbonio carbonilico, rottura del doppio legame carbonio-ossigeno e formazione di un legame ossigeno-alluminio
secondo stadio:   si verifica la formazione di un doppio legame carbonio-azoto e fuoriuscita dell’ossigeno
terzo stadio : si ha un attacco dello ione idruro e rottura del doppio legame carbonio-azoto e conseguente formazione dell’ammina

riduzione delle ammidi
riduzione delle ammidi ad ammine
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