Tirosina: sintesi, funzioni, fonti
La tirosina o 4-idrossifenilalanina è uno dei 20 amminoacidi utilizzati dal corpo per la sintesi proteica e scoperta per la prima volta nel 1846 dal chimico tedesco Justus von Liebig nella proteina caseina del formaggio che si trova nel latte fresco e nei suoi derivati e il suo nome trae origine dal greco τυρός che significa formaggio.
![struttura struttura](https://chimicamo.org/wp-content/uploads/2019/01/struttura-1.png)
E’ un amminoacido apolare condizionatamente essenziale in quanto può essere sintetizzato dalla fenilalanina ma, in caso di particolari patologie, l’organismo non è in grado di sintetizzarla e deve pertanto essere assunta dagli alimenti.
La tirosina assorbe la radiazione ultravioletta e contribuisce agli spettri di assorbanza delle proteine.
Sintesi della tirosina
La tirosina differisce dalla fenilalanina per la presenza di un gruppo –OH in posizione para .
È sintetizzata grazie all’enzima fenilalanina idrossilasi che può aggiungere questo gruppo -OH e così può convertire la fenilalanina in tirosina.
![sintesi sintesi](https://chimicamo.org/wp-content/uploads/2019/01/sintesi-2.png)
Stante la presenza di un carbonio asimmetrico la tirosina è una molecola chirale il cui enantiomero L costituisce uno degli amminoacidi ordinari.
Funzioni
Oltre a essere il precursore di ormoni tra cui la tiroxina, dalla tirosina derivano le catecolammine tra cui adrenalina, dopamina e noradrenalina importanti neurotrasmettitori che regolano l’umore e le capacità cognitive. I neurotrasmettitori aiutano le cellule nervose a comunicare e influenzare l’umore. Aiuta nella funzione degli organi responsabili della produzione e della regolazione degli ormoni, comprese le ghiandole surrenali, tiroidee e pituitarie.
Favorisce la sintesi della melanina, il pigmento della pelle responsabile dell’abbronzatura che protegge la pelle dai raggi ultravioletti e conferisce il colorito della carnagione.
Nei mammiferi la degradazione della tirosina è catalizzata da una serie di cinque reazioni enzimatiche. Alla fine di esse si ottiene l’acetoacetato e il fumarato che entra a par parte del ciclo di Krebs.
Fonti
Oltre che nel latte e i suoi derivati è contenuta in alimenti ad alto contenuto proteico come:
- soia
- carne di manzo
- agnello
- maiale
- pesce
- pollo
- noci
- uova
- latticini
- fagioli
- cereali integrali.
L’eventuale assunzione di melanina tramite integratori deve essere fatta sotto controllo medico in quanto è controindicata in presenza di alcune patologie.