YBCO il primo High Temperature Superconductor chimicamo e1616519939214

YBCO: il primo High Temperature Superconductor

L’ossido di ittrio,ย bario e rame, o YBCO, รจ famoso per essere stato il primo materiale a mostrare proprietร  superconduttive ad una temperatura superiore a quella di ebollizione dellโ€™azoto liquido, ovvero 77 K.

Questa caratteristica lo fa entrare di diritto nella classe dei superconduttori ad alta temperatura (HTS).
La scoperta della superconduttivitร  si deve al fisico Heike Kamerlingh Onnes che si accorse nel 1911 che, a temperature criogeniche, tramite lโ€™utilizzo dellโ€™elio liquido, la resistenza del mercurio si annullava. Successivamente questo comportamento fu scoperto anche in altri materiali come piombo, niobio ed altre leghe (ad esempio VSi).

La caratteristica fondamentale di questi materiali รจ la temperatura critica Tc ovvero la temperatura al di sotto della quale si osserva un comportamento superconduttivo. La temperatura critica รจ rimasta ferma alla soglia di pochi gradi Kelvin per molti anni successivi alla scoperta della superconduttivitร . Nel 1987 alla University of Houston scoprirono che lโ€™YBCO ha una Tc che puรฒ arrivare a 95 K, in relazione alla composizione del materiale.

Struttura dell’YBCO

YBCO fa parte di una classe di superconduttori ad alta temperatura base di rame; questi sono formati da strati di ossido di rame che si alternano con stati di ossidi di altriย metalli presenti nel materiale.

La struttura รจ simile ad una perovskite ma distorta e deficiente di ossigeno infatti la perovskite richiederebbe stechiometria YBa2Cu3O9. La cella unitaria รจ formata da tre celle unitarie perovskitiche, in una struttura pseudo-cubica, quasi ortorombica.

ittrio
ittrio

Al centro di ogni cella cโ€™รจ un atomo di ittrio o bario, che si susseguono con una sequenza Ba-Y-Ba. Una caratteristica nella cella unitaria di YBCO รจ la presenza di due strati di CuO2, ed il ruolo di Y รจ quello di essere spaziatore tra questi due piani di ossido di rame. La superconduttivitร  si svolge attraverso i diversi strati contenenti ossido di rame.

La caratteristica di una struttura a strati comporta una forte anisotropia nelle proprietร  superconduttive e di normale conduttivitร , infatti la conduzione risulta essere molto maggiore parallelamente ai piani contenenti ossido di rame, rispetto alla direzione perpendicolare.

La formula bruta di YBCO รจ YBa2Cu3O7-x, e le proprietร  di questo materiale sono sensibili alla quantitร  di ossigeno contenuto. Solo le composizioni con 0 < x < 0.65 presentano caratteristiche superconduttive al di sotto della Tc, ed in particolare quando x vale circa ย 0.07 il materiale superconduttivo conduce a 95 K che รจ la temperatura piรน alta registrata.

La superconduttivitร  รจ massima quando cโ€™รจ un contenuto di ossigeno vicino al valore 0.15 e la struttura รจ ortorombica, scompare invece per un valore di x di circa 0.65, a cui ย avviene una modificazione strutturale da ortorombica a tetragonale. In generale la temperatura critica dipende oltre che dal contenuto di ossigeno e dalle sostituzioni cationiche, anche dalla realizzazione del materiale.

Preparazione dell’YBCO

Le proprietร  di YBCO dipendono fortemente dal metodo di preparazione utilizzato.

Occorre molta cura nella sinterizzazione del materiale. Per ottenere un materiale cristallino con le migliori proprietร  superconduttive possibili, occorre far in mondo che ci sia un allineamento tra i confini dei grani con un attento controllo delle velocitร  di ricottura e di tempra. YBCO si prepara tramite calcinazione e sinterizzazione di una miscela di Y2O3, BaCO3 e CuO.

Si esegue una calcinazione a 900ยฐC, e successivamente una sinterizzazione a 950ยฐC in presenza di ossigeno. Con questa operazione di forma YBa2Cu3O6, che tramite un raffreddamento lento diventa YBa2Cu3O7-x superconduttore, con una trasformazione che รจ reversibile.

Usi

I conduttori con rivestimenti a base di YBCO hanno un grande potenziale in diverse applicazioni come fili, motori, generatori, magneti permanenti superconduttivi e giunzioni Josephson. I superconduttori a base di rame hanno giร  applicazioni su larga scala.

Ad esempio, decine di chilometri di cavi superconduttori BSCCO-2223 a 77 K vengono utilizzati negli attuali conduttori del Large Hadron Collider al CERN. Tuttavia nonostante questo tipo di applicazioni ci sono due problemi da risolvere.

Il primo รจ che anche se i singoli cristalli di YBCO hanno una densitร  di corrente alta, i policristalli trasportano una bassa corrente superconduttiva. Un secondo problema รจ associato alla lavorazione del materiale, il quale essendo fragile, รจ difficile da modellare e trafilare con un qualsiasi processo convenzionale.

Per questo motivo, il modo migliore di utilizzare questo materiale รจ depositare uno strato di YBCO su nastri metallici rivestiti con ossidi tampone. Per sfruttare a pieno il potenziale di YBCO รจ necessario studiare le dipendenze della densitร  di corrente critica. Queste dipendenze sono temperatura, campo magnetico esterno e angolo tra campo esterno e asse-c cristallografico, e possono essere modificate ed ottimizzate tramite la creazione di difetti artificiali che agiscono come centri di pinning.

Molti studi evidenziano un notevole aumento della densitร  di corrente critica con lโ€™utilizzo di perovskiti artificiali contenenti bario, le quali crescono in strutture globulari o colonnari, i quali fungono da centri di pinning.

Un esempio interessante รจ una doppia perovskite con atomi di niobio e tantalio che sostituiscono Y nellโ€™YBCO si hanno numerosi vantaggi, tra tutti cโ€™รจ un aumento della Tc e si ottiene una struttura allineata di nano-colonne anche per alte velocitร  di deposizione. Inoltre la misura sui campioni di BYNTO ha evidenziato un significativo aumento delle proprietร  di trasporto.

I superconduttori- materiali che in certe condizioni non hanno resistivitร  elettrica-chimicamo
I superconduttori- materiali che in certe condizioni non hanno resistivitร  elettrica-chimicamo

YBCO รจ un superconduttore del II tipo, questa classe di superconduttori รจ stata introdotta da Abrikosov, basatosi sulla teoria GL. La teoria di Gizburg-Landau (GL) subentrรฒ per risolvere alcuni comportamenti che non era in grado di descrivere la teoria di London.ย  Si tratta comunque di una teoria fenomenologica ma che, per la prima volta, teneva conto degli effetti quantistici.

Lโ€™idea alla base della teoria GL รจ quella di attribuire ad un intero numero di elettroni superconduttivi unโ€™unica funzione dโ€™onda. Essa dipende da una singola coordinata spaziale. Questa ipotesi ha implicitamente stabilito un comportamento coerente di tutti gli elettroni superconduttivi, ed รจ stata la svolta che ha consentito di prevedere molti effetti quantistici e allo stesso tempo macroscopici della superconduttivitร .

Per questo tipo di superconduttori lโ€™energia di interfaccia tra una regione superconduttiva ed una normale รจ minore id zero. Questo implica che per questi materiali รจ energeticamente favorevole suddividersi in domini alternati S e N, sempre se ci si trova in determinate circostante di campo magnetico esterno e Tc. Nei superconduttori di tipo II lโ€™andamento della magnetizzazione con il campo magnetico applicato รจ differente da quelli del tipo I.

Magnetizzazione

In un primo momento la magnetizzazione cresce linearmente con il campo applicato, fino ad un campo critico inferiore indicato con Hc1. Nei superconduttori di tipo I, dopo il campo critico la magnetizzazione andava rapidamente a zero. In quelli del tipo II, la diminuzione รจ molto piรน graduale (esponenziale) fino al raggiungimento del secondo campo critico Hc2.

Tra i due campi critici la situazione microscopica di coesistenza delle fasi superconduttive e normali รจ differente dallo stato intermedio per i superconduttori di tipo I. Al di sopra di Hc1 il materiale non mostra lโ€™effetto Meissner-Ochsenfeld, ovvero lโ€™espulsione del campo magnetico (diamagnetismo perfetto).

Nello stato misto tra Hc1 e Hc2.il flusso magnetico penetra nel superconduttore sotto forma di vortici ed ognuno di questi trasporta un quanto di flusso. Le due fasi coesistono in una struttura molto ordinata e regolare nota come fase di Shubnikov, e si genera una sorta di reticolo in cui gli elementi di base, noti come vortici di Abrikosov sono caratterizzati da un core normale (non superconduttivo) intorno al quale circolano supercorrenti non dissipative. Prendiamo il caso di un superconduttore di tipo II nello stato misto, a cui viene applicata una corrente di trasporto, nella direzione perpendicolare ai vortici.

La corrente da origine ad una forza di Lorentzย  sui vortici che causa quindi il loro moto. Il movimento dei vortici tuttavia produce un campo elettrico parallelo alla corrente, e ciรฒ genera una resistenza detta di flux-flow. Questa resistenza รจ molto piรน piccola della resistenza allo stato normale, ma il materiale non ha piรน una conduttivitร  infinita.

Tramite la pinning engeneering si cerca di creare una regione non superconduttiva per generare una pinning force che si oppone al movimento dei vortici. La gamma di difetti che possono โ€˜โ€™bloccareโ€™โ€™ i vortici รจ molto vasta, questa include: dislocazioni, stacking faults, bordi di grano, vacanze e fasi secondarie.

La differenza sostanziale con i superconduttori classici deriva dalle proprietร  intrinseche del materiale, una su tutte la lunghezza di coerenza molto piccola. Questa lunghezza nella teoria BCS รจ un parametro collegato alla dimensione delle coppie di Cooper, le quali sono alla base del fenomeno della superconduttivitร .

Una delle conseguenze di avere una lunghezza di coerenza molto piccola รจ che anche un bordo di grano puรฒ sopprimere la superconduttivitร , quindi in generale, i difetti nella struttura del cristallo possono agire come weak links.

Articolo a cura diย Gennaro Erbaggio

Condividi sui Social