Materiali semi-metallici: composizione, proprietà

I materiali semi-metallici sono materiali di attrito che producono attrito tra superfici solide al fine di controllare o fermare il movimento. Sono utilizzati nei sistemi frenanti, in parti di sistemi di frizione e trasmissione come i dischi della frizione o i dischi dei freni.

I materiali di attrito sono caratterizzati dal tipo di sostanze utilizzate e possono essere di tipo:

ciascuno dei quali con campi diversi di applicazione, prestazioni e costi diversi.

Fino agli anni ’80 i materiali di attrito erano compositi rinforzati con fibre di amianto ora ampiamente superati. L’amianto infatti, pur mostrando caratteristiche eccellenti, è una sostanza altamente cancerogena. La sola presenza di fibre nell’ambiente comporta danni a carico della salute e pertanto il suo uso è stato vietato.

Composizione

I materiali semi-metallici contengono tra il 30 e il 70% di metalli, come rame, ferro, leghe come acciaio o altri compositi.
Spesso è presente un lubrificante di grafite e altro materiale di riempimento durevole.

Conosciuti con il nome di sinterizzati, semimetallici o impropriamente metallici, sono caratterizzati da una mescola contenente una quantità limitata di resina ed una grossa componente di parti metalliche.

Il metallo più termicamente conduttivo utilizzato nell’attrito è il rame ma, l’elevato costo dei metalli e, in particolare del rame, sta spingendo a diminuire, il loro contenuto.

Ottenimento

I materiali semi-metallici sono ottenuti tramite un processo di sinterizzazione che è un processo produttivo ad elevata temperatura. Le polveri, compattate in uno stampo dopo essere state mescolate con specifici leganti, sono sottoposte ad alte pressioni e messe  in forni con temperatura inferiore a quella di fusione del principale componente.

Questo processo consente di conferire resistenza e struttura solida a un dato materiale ottenendo la forma dell’oggetto desiderato direttamente dallo stampo

Vantaggi e svantaggi

I materiali semi-metallici presentano un’ottima resistenza al surriscaldamento e non danno luogo a vetrificazione. Danno ottime prestazioni anche sotto stress e sono molto meno costose rispetto a quelle organiche ma il coefficiente di attrito è relativamente basso

Le pastiglie dei freni realizzate con questo materiale hanno una limitata potenza frenante a freddo ma hanno maggiore durata

Inoltre tendono ad essere più rumorose di quelle realizzate in ceramica o organiche generando il cosiddetto fischio del freno. A causa della loro durezza tendono a consumare la superficie del disco più velocemente rispetto alle altre tipologie.

Se vuoi inviare un esercizio clicca QUI

ARGOMENTI

GLI ULTIMI ARGOMENTI

Articolo precedente
Articolo successivo

TI POTREBBE INTERESSARE

Resa percentuale in una reazione. Esercizi svolti e commentati

La resa percentuale di una reazione costituisce un modo per valutare l'economicità di una reazione industriale che può essere accantonata se è bassa. Si possono...

Bilanciamento redox in ambiente basico: esercizi svolti

Il bilanciamento di una reazione redox in ambiente basico  può avvenire con  il metodo delle semireazioni. Nel bilanciamento vanno eliminati di eventuali ioni spettatori...

Curva di calibrazione: soluzioni e retta più probabile

La curva di calibrazione detta retta di lavoro o retta di taratura costituisce un metodo indispensabile nell’ambito della chimica analitica per la determinazione della...