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Benzopirene: proprietà, fonti, reattività, salute

Il benzopirene o benzo[a]pirene è un idrocarburo policiclico aromatico che, come tutti i benzopireni, ha formula C20H12 e ha una struttura costituita dalla fusione di cinque anelli benzenici e struttura

200px Benzo a pyrene.svg da Chimicamo
benzopirene

Proprietà

E’ una sostanza solida che si trova sotto forma di cristalli giallo pallido scarsamente solubile in acqua, metanolo e in etanolo, solubile in benzene, xilene, toluene e etere etilico. Soluzioni diluite di benzopirene in benzene esibiscono una fluorescenza viola.

Fonti

Sigarette elettroniche possibili danni chimicamo e1617803533620 da ChimicamoIl benzo[a]pirene è rilasciato nel corso delle eruzioni vulcaniche, dagli incendi boschivi ma la gran parte deriva dagli scarichi di benzina e diesel, fumo di sigaretta, cibi cotti alla brace, prodotti della pirolisi, fuliggine ed è contenuto nel catrame di carbon fossile. Il benzo[a]pirene si trova nell’aria, nell’acqua, nel suolo e nei sedimenti, generalmente a livello di tracce.

La principale via di esposizione a tale sostanza è il cibo, in particolare i cibi arrostiti e alla griglia e può entrare nel corpo attraverso l’inalazione di sostanze inquinanti nell’ambiente e tramite contatto cutaneo. I fumatori sono esposti al benzo[a]pirene tramite il fumo di sigaretta.

Reattività

Il benzo[a]pirene subisce fotossidazione dopo irraggiamento alla luce solare interna o mediante luce fluorescente in solventi organici. Viene ossidato da ozono, acido cromico e agenti cloruranti. Dà luogo a reazioni di nitrazione, alogenazione e idrogenazione che avviene in presenza di ossido di platino quale catalizzatore.

Salute

danni del DNA da ChimicamoLa Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro classifica il benzo[a]pirene nella categoria 1: cancerogeno per l’uomo. Nel 1933 si scoprì la sua azione ed è la prima sostanza cancerogena scoperta. Inoltre esso ha effetti mutageni, tossici per la riproduzione, per lo sviluppo e per il sistema immunitario.

Dal suo metabolismo si ottiene una forma ossidata che può legarsi al DNA interferendo con il suo meccanismo di replicazione. La formazione della forma ossidata è complessa e coinvolge una serie di reazioni enzimatiche in cui intervengono le perossidasi e le idrolasi.

 

 

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