lottare o fuggire

Adrenalina e noradrenalina: sintesi, effetti fisiologici

L’adrenalina e la noradrenalina sono gli ormoni alla base della risposta “lotta o fuggi” che entrano in azione in caso di stress.

Il surrene è un organo costituito da due ghiandole endocrine poste a cappuccio sopra i reni a forma di y capovolta costituite da due tipi di tessuto, ambedue caratterizzati da una distinta attività endocrina: la corteccia che rappresenta circa il 90% della ghiandola surrenale e che circonda e racchiude la parte midollare. Le due ghiandole sono distinte ed autonome e una è posta all’interno dell’altra.

Adrenalina e noradrenalina

Le cellule del midollo surrenale sintetizzano e secernono due ormoni ovvero l’adrenalina e la noradrenalina che sono due catecolamine ovvero appartengono alla classe di quei composti chimici derivanti dall’amminoacido tirosina.

Noradrenalina
Noradrenalina

Tali ormoni sono idrosolubili e sono legati per il 50% alle proteine del sangue e pertanto circolano in esso. Il rapporto tra questi due ormoni differisce notevolmente tra le specie: negli esseri umani l’80% è costituito da adrenalina e il 20% da noradrenalina mentre, ad esempio nei gatti il 60% è costituito da adrenalina e il 40% da noradrenalina.

Nel sangue tali ormoni si legano ai recettori adrenergici. Essi  sono complessi proteici disposti lungo la membrana cellulare i quali dopo essersi legati all’adrenalina e alla noradrenalina sono stimolati.

Sintesi

La sintesi delle catecolamine ha inizio a partire dalla tirosina che è assorbita dalle cellule Cromaffini. Esse sono cellule neuroendocrine localizzate nel midollo delle ghiandole surrenali e in altri gangli del sistema nervoso simpatico, dove avvengono le seguenti reazioni:

Si noti che il sostantivo epinefrina è sinonimo di adrenalina.

adrenalina
adrenalina

L’adrenalina e la noradrenalina sono secrete in situazioni di stress compreso l’esercizio fisico, situazioni di ipoglicemia, emorragia  e traumi. La noradrenalina è secreta in piccole quantità a causa di vasocostrizioni come ad esempio quelle dei muscoli scheletrici determinando un aumento della pressione sanguigna.

L’adrenalina, secreta in quantità maggiori:

  • aumenta la frequenza cardiaca e la forza di concentrazione
  • dilata i bronchioli
  • stimola il fegato a convertire il glicogeno in glucosio
  • aumenta l’utilizzo dei grassi a scopo energetico.

Recettori adrenergici

Gli effetti fisiologici dell’adrenalina e noradrenalina hanno inizio con la formazione del legame con recettori adrenergici sulla superficie di cellule bersaglio. Tali recettori costituiscono un esempio di proteine trans membrana che sono accoppiati alle proteine G che agiscono da trasduttori  di segnale.  Dalla stimolazione midollare surrenale si hanno risposte fisiologiche complesse a causa della presenza di diversi tipi di recettori che si trovano in tessuti e cellule diverse.

I recettori adrenergici si dividono in recettori αe recettori β ciascuno con diversi sottotipi da cui dipende la risposta del tessuto:

α1 causano la contrazione della muscolatura liscia e quindi provocano vasocostrizione con conseguente diminuzione del flusso sanguigno verso la periferia e migliore irrorazione degli organi indispensabili.

α2 agiscono in modo opposto rispetto ai recettori α1 in quanto provocano il rilassamento della muscolatura e provocano una diminuzione di insulina nel sangue con conseguente aumento dalla quantità di glucosio che è utilizzato per il lavoro muscolare.

β1 sono presenti nelle cellule del miocardio; in presenza di adrenalina si verifica un aumento di permeabilità al calcio delle cellule cardiache con conseguente aumento di frequenza e intensità della contrazione.

β2 a livello bronchiale provocano un effetto di dilatazione consentendo un maggiore ingresso di ossigeno e una fuoruscita più veloce di anidride carbonica, mentre a livello delle arterie coronariche causano vasodilatazione e il maggior afflusso di sangue al miocardio consente un aumento della gittata cardiaca.

Le conseguenze fisiologiche del rilascio di adrenalina e noradrenalina sono quindi ben riassunte come risposte che aiutano a gestire lo stress.

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