Vetri colorati: composti e colori

I vetri colorati furono prodotti sin dai tempi antichi e la loro produzione era diffusa già nei tempi dell’antico Egitto.
Secondo la tradizione si vuole che siano stati dei mercanti Fenici a scoprire per primi il vetro.

Capture 1 da Chimicamo
vetri colorati

Essi infatti trasportavano un carico di carbonato di sodio e si accamparono sulle rive del fiume Belo dove accesero dei fuochi. Fu con molto stupore che l’indomani trovarono al posto della sabbia del fiume una sostanza lucente e trasparente che si era formata dal riscaldamento della silice contenuta nella sabbia il cui punto di fusione si era abbassato grazie alla presenza del carbonato di sodio che agisce da fondente.

Da allora si affinarono le tecniche di produzione e di lavorazione del vetro, che veniva spesso colorato per filtrare la luce in modo mirabile, fino a culminare con le inestimabili vetrate fatte con mosaici di vetro colorato, spesso a soggetto religioso, che adornavano le Chiese.

 L’aggiunta di metalli, di ossidi metallici e di sali ha portato all’ottenimento di vetri sempre più raffinati e dalle sfumature sempre più variegate.

Vetri colorati

Tra i vetri colorati si annovera per la sua nuance il vetro color rosso rubino ottenuto con sali  di oro con cui l’artista Fredrich Egermann realizzò manufatti  di grande importanza ottenendo numerosi riconoscimenti.

uranio
vetro all’uranio

Un altro vetro che mostra particolari caratteristiche è quello all’uranio che, esposto a radiazione UV, è fosforescente. E’ costituito in genere da uranati U2O72- o da ossidi di uranio e, a seconda del numero di ossidazione dell’uranio e dalla sua concentrazione assume un colore che va dal giallo al verde.

Effetti speciali possono essere ottenuti creando il vetro iridescente ricoprendo il vetro caldo con metalli o composti metallici allo stato fuso in modo da ricoprirne la superficie: l’ossido di oro conferisce il colore rosso rubino, l’argento una colorazione gialla, il rame una colorazione verde e il platino crea ombre argentate. Vengono riportati in tabella alcuni dei composti maggiormente usati che conferiscono particolari colorazioni al vetro

Tabella

 

Composto Colore
Solfuro di cadmio CdS Giallo
Cloruro di oro (III) AuCl3 Rosso
Ossidi di cobalto Blu-violetto
Biossido di manganese MnO2 Porpora
Ossido di nichel NiO violetto
Zolfo Giallo ambrato
Ossido di cromo (III) Cr2O3 Verde smeraldo
Ossido di uranio (IV) UO2 Fluorescente giallo o verde
Ossidi di ferro Verde e marrone
Composti contenenti rame Blu, verde e rosso
Composti contenenti stagno Bianco
Composti contenenti piombo Giallo

La massima diffusione dei vetri colorati si ebbe nel periodo medioevale quando le vetrate artistiche una vera e propria forma d’arte. Le vetrate artistiche rappresentavano in genere episodi biblici e caratterizzarono le chiese sia romaniche che gotiche.

 

 

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