Al prezzo di un gioiello concorrono il valore dell’oro e i suoi carati che ne indicano la purezza oltre al design ed eventualmente la marca
L’oro è un metallo duttile e malleabile utilizzato per la manifattura di gioielli e monili per le sue proprietà di lucentezza e facilità di lavorazione.
Dalla sua scoperta che risale a circa 6000 anni fa, l’oro ha sempre avuto un ruolo speciale nella storia dell’umanità e, nei secoli, è stato considerato come un bene prezioso.
Poiché l’oro puro è troppo tenero e può essere facilmente danneggiato si usa in lega con altri metalli.
I metalli più utilizzati che ne determinano anche il colore sono rame, l’argento, il palladio e il platino.
Il colore dell’oro è determinato quindi sia dal metallo con cui viene mescolato che dalle relative percentuali e i colori che si alternano alla ribalta della moda si ottengono dall’unione di due o più metalli mediante opportuni dosaggi nella formulazione della lega.
L’oro è quotato in borsa e oggi un lingotto d’oro costa 55.29 € al grammo. Ma quale grado di purezza ha?
Per rispondere a questa domanda si fa riferimento ai carati
Valore dell’oro e carati
Il carato identifica le parti di oro in una lega su base 24/24. Quindi l’oro puro è a 24 carati mentre l’oro con cui sono realizzati abitualmente i gioielli è a 18 carati ovvero sono presenti 18 g di oro in 24 g di lega metallica.
I carati tradizionalmente utilizzati nei gioielli in oro sono numerati da oro puro a 24 k fino a 9 k
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Tabella
In tabella si riportano il numero di carati, la frazione d’oro e la percentuale di purezza dell’oro
Numero di carati | Frazione d’oro | Purezza dell’oro |
9 | 9/24 | 37.7 |
10 | 10/24 | 41.7 |
12 | 12/24 | 41.7 |
14 | 14/24 | 58.3 |
18 | 18/24 | 75.0 |
22 | 22/24 | 91.7 |
24 | 24/24 | 99.9 |
Il valore dell’oro è quindi correlato al numero di carati: quanto più è alto il numero di carati tanto maggiore è il valore e quindi il prezzo dell’oro
E per rispondere alla domanda di prima il lingotto è 24 k quindi è quello più costoso
Il timbro
Quando si compra un gioiello bisogna verificare se è timbrato. Una prima indicazione è fornita dal timbro del produttore rappresentato da una stellina seguita da un numero e dalla sigla della città di fabbricazione. Occhio, però, all’altro timbro che indica il numero di carati. L’oro a 18 k è identificato da un rombo contenente il numero 750