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Triclosano: proprietà, effetti, possibili danni

Il triclosano è un derivato triclorurato del fenolo il cui nome I.U.P.A.C. è 5-cloro-2-(2,4-diclorofenossi)fenolo e la cui struttura è rappresentata in figura

triclosano
struttura

 

ed è pertanto classificato come un difeniletere in quanto costituito da due gruppi fenilici legati tra loro da un legame etereo.

Proprietà del triclosano

Il triclosano è poco solubile in acqua, è solubile in etanolo, metanolo, etere etilico nonché in soluzioni alcaline concentrate. Si presenta come un solido bianco con un leggero odore aromatico. È un composto aromatico clorurato che presenta il gruppo funzionale sia degli eteri che del fenolo.

Per le sue proprietà antibatteriche è presente da oltre trent’anni in saponi, dentifrici, prodotti per l’igiene orale e per l’igiene intima e nei detergenti liquidi usati negli ospedali per la sua capacità di inattivare batteri Gram-positivi, batteri Gram-negativi, funghi e virus.

Ha elevata stabilità termica e pertanto è incorporato nelle sostanze polimeriche come le fibre. Sono commercializzati indumenti sportivi impregnati di triclosano  per le sue proprietà antimicrobiche. L’uso quotidiano dei prodotti in cui è presente espone le persone a una esposizione costante a questo composto

La sua stabilità termica  è una proprietà che rende questo antimicrobico adatto per l’incorporazione in materie plastiche e fibre come gli indumenti sportivi impregnati di TCS.

Possibili danni

Il triclosano è stato studiato da tempo in relazione a eventuali danni alla salute e all’ambiente: il triclosano, infatti, può essere convertito in diossina in laboratorio ed inoltre viene degradato dalla luce solare in una forma di diossina che, tuttavia, risulta molto meno tossica rispetto alle forme più pericolose.

Inoltre l’ Environmental Protection Agency classifica il triclosano fra i pesticidi considerandolo tossico per l’uomo e inquinante per l’ambiente. Lo scorso 2 settembre la FDA ha vietato, a partire dal prossimo anno l’uso del triclosan nei saponi, nei prodotti cosmetici e per l’igiene.

Innanzi tutto secondo la FDA non vi sono prove inconfutabili che sostanze antibatteriche come il triclosan siano realmente più efficaci nella prevenzione delle patologie rispetto al semplice lavaggio con acqua e sapone non essendo mai stati provati reali vantaggi nell’utilizzo di prodotti contenenti antibatterici.

Ciò che ha spinto la FDA a mettere al bando una lista di sostanze antibatteriche tra cui il triclosan è sicuramente dovuto alla sua pericolosità. Dai dati forniti il triclosano danneggia i cicli ormonali, causa debolezza muscolare e provoca resistenza agli antibiotici.

Si è riscontrato che il triclosano dà fenomeni di accumulo al punto da essere rinvenuto nel latte materno e nel cordone ombelicale. Pertanto  senza la sua eliminazione si è esposti a questo composto fin dalla nascita.

Tra i paesi europei solo la Svezia ne sconsiglia l’uso e l’Unione Europea nel 2002 si espresse a favore del triclosano per la sua azione biocida. Al momento ed in particolare la grande distribuzione, in modo autonomo, non utilizza più il triclosano nei prodotti a marchio

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