Vodka: storia, ottenimento, cocktail

La vodka è una bevanda superalcolica ottenuta dalla distillazione di patate e cereali.
La pratica della fermentazione di cereali, frutta e sostanze contenenti zuccheri era nota sin dai tempi antichi.

Tra le prime bevande  dell’antichità si annovera l’idromele ottenuto dalla fermentazione del miele e noto come “la bevanda degli dei”.
La fermentazione alcolica è una reazione chimica che comporta la trasformazione di zuccheri in alcol etilico e anidride carbonica causata da lieviti, funghi e batteri.

Storia

Vi sono controversie tra Russia e Polonia in relazione alla primogenitura della vodka; la prima produzione documentata della vodka, tipica bevanda dei paesi dell’Est,  risale alla fine del IX secolo in Russia e si hanno notizie della prima distilleria a Kylnovsk  nel 1174.

La Polonia rivendica di aver distillato la vodka ancor prima dell’VIII secolo ma pare che si trattasse di un distillato di vino e pertanto di un brandy. Durante il Medioevo la vodka era usata per scopi medici e solo nel XIV secolo fu considerata la bevanda nazionale della Russia e il suo uso rimase confinato nel paesi dell’Europa dell’Est per secoli.

Uno dei primi produttori di vodka fu la famiglia Smirnoff che ne iniziò la commercializzazione nel 1818 ma dopo il 1917, a seguito della Rivoluzione Russa ne perse e controllo e nel 1934 un immigrato russo negli Stati Uniti d’America Rudolph Kunitt aprì una distilleria nel Connecticut avendo acquistato il diritto di poter produrre la vodka con il nome Smirnoff.

Fino alla metà del  XVIII secolo la produzione della vodka era fatta con tecniche rudimentali: si riscaldavano  le patate o i cereali fin quando non rilasciavano l’amido e la poltiglia ottenuta  fatta fermentare . La  distillazione era effettuata con alambicchi e  si otteneva distillato impuro e con forti sentori di granaglia.

Fu solo alla fine del XVIII secolo che il padre della Chimica Dimitri Mendeleev codificò le regole produttive. Esse servirono a  ottenere un prodotto organoletticamente valido e con uno standard di produzione costante. La nascita degli alambicchi continui e il perfezionamento delle tecniche di distillazione portarono a un prodotto più puro e raffinato. Solo le alte colonne di rettifica consentiranno l’eliminazione delle impurità e con la successiva refrigerazione si eliminavano anche i residui oleici.

Ottenimento

La vodka può essere ottenuta da qualunque sostanza fermentabile anche se la vodka che è attualmente messa in commercio utilizza il grano.

La fermentazione avviene in presenza di lieviti tra cui il Sacchasomyces cereviseae che hanno un’azione catalitica nella reazione di conversione degli zuccheri in alcol. Dopo il processo di fermentazione e di distillazione è aggiunta acqua per diminuire il grado alcolico della vodka che, nel prodotto finito, è mediamente del 40% v/v.

Uno shot glass ovvero un piccolo bicchiere destinato a servire distillati ha una capienza di circa 50 mL e quindi conterrà ben 20 mL di alcol puro.

Fino agli anni ’50  rimase confinata ai suoi paesi di origine ed era considerata la bevanda tipica degli operai russi. Siamo nel periodo della guerra fredda e motivi politici ostacolarono la diffusione della vodka nei Paesi Occidentali.

Paradossalmente fu James Bond, l’agente 007 nemico delle spie russe, che nel film  Casino Royale sorseggia un Vesper Martini, cocktail in cui parte del gin è sostituito dalla vodka, ad essere l’inconsapevole testimonial della vodka nel mondo occidentale.

Cocktail

Da allora è  largamente usata in numerosi cocktail tra cui

  • Bloody Mary realizzato anche con  succo di pomodoro e spezie piccanti
  •  Screwdriver che contiene anche succo di arancia
  • Cosmopolitan realizzato anche con succo di lime e Cointreau
  • Long Island Iced Tea che contiene anche rum bianco e tequila

e attualmente è di moda, specie tra i giovani la vodka alla frutta come quella al limone, alla pesca, alla fragola, al melone solo per citare le più diffuse.

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