Gas serra: riscaldamento globale

I gas serra sono gas presenti nell’atmosfera e tendono a bloccare l’emissione di calore dalla superficie terrestre. La loro crescente concentrazione provoca un effetto di riscaldamento con possibili effetti climatici.

All’aumento esponenziale di questi gas hanno contribuito molti fenomeni tra cui: urbanizzazione, deforestazione, allevamenti intensivi, alimentazione di impianti industriali e domestici, circolazione dei veicoli.

Riscaldamento globale e gas serra

I fattori correlati al grado con cui un gas serra influenza il riscaldamento globale sono:

  • La sua abbondanza nell’atmosfera
  • Il suo tempo di permanenza nell’atmosfera
  • Il suo potenziale di riscaldamento globale

I gas serra quali biossido di carbonio,  biossido di azoto e metano possono essere di origine naturale ma, a partire dalla rivoluzione industriale, nella seconda metà del XVIII secolo, si è assistito a emissioni sempre maggiori di questi gas a causa dell’aumento esponenziale dei consumi energetici e del modo di produrre energia attraverso la combustione di fonti fossili come il petrolio e il carbone.

Per contrastare il riscaldamento climatico e ridurre l’emissione di gas serra l’11 dicembre 1977 fu sottoscritto a Kyoto un trattato entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 in cui i paesi firmatari si sono impegnanti a rispettare obiettivi di limitazione e di riduzione delle emissioni di gas serra.

Gas serra del protocollo di Kyoto

I gas serra coinvolti negli obiettivi del protocollo di Kyoto sono:

  • Biossido di carbonio CO2 prodotta dall’impiego dei combustibili fossili in tutte le attività domestiche e industriali oltre che in quelle dei trasporti. Altri fattori responsabili sono la deforestazione e le attività industriali con particolare riferimento alla produzione di cemento
  • Metano CH4 prodotto durante la produzione e il trasporto di carbone, gas naturale e petrolio. Le emissioni di metano derivano anche da allevamenti di bestiame e dal decadimento dei rifiuti organici nelle discariche di rifiuti solidi urbani
  • Monossido di biazoto N2O emesso durante le attività agricole e industriali, la combustione di combustibili fossili e rifiuti solidi, nonché durante il trattamento delle acque reflue
  • Idrofluorocarburi (HFC) gas refrigeranti utilizzati nelle industrie chimiche e manifatturiere. Gli HFC hanno sostituito negli anni ’80 i clorofluorocarburi a causa dell’impatto di questi ultimi sullo strato di ozono ma pur non contribuendo all’assottigliamento dello strato di ozono sono dei potenti gas serra
  • Perfluorocarburi (PFC) sono costituiti da catene carboniose in cui gli atomi di carbonio sono legati solo ad atomi di fluoro. Sono emessi nel corso dell’utilizzo e smaltimento inadeguato di prodotti che li contengono ma sono ottenuti anche dalla produzione di alluminio e da impianti di raffreddamento
  • Esafluoruro di zolfo SF6. Viene utilizzato nelle industrie chimiche e manifatturiere come le insonorizzazioni delle finestre, scarpe sportive e come gas per i pneumatici degli autoveicoli

 

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