Acido nitrico: produzione industriale.

La produzione di acido nitrico è fatta tramite ossidazione di ammoniaca (processo Ostwald) con un processo industriale. L’acido nitrico è menzionato per la prima volta nel De Inventione Veritatis dello Pseudo-Geber, nel XII secolo. In questo testo viene riportato che l’alchimista Jabir ibn Hayyan già nel IX secolo ottenesse acido nitrico grezzo, distillando una miscela di salnitro, allume  e vetriolo blu.

Esso, pur essendo abbastanza complesso, ha soppiantato i metodi basati sulla sintesi diretta da azoto e ossigeno, grazie alla:

  • disponibilità di ammoniaca a basso costo
  • completa autosufficienza energetica del processo che prevede  reazioni esotermiche.

Reazioni per la produzione di acido nitrico

Il processo si basa sulle seguenti reazioni:

1)      4 NH3 + 5 O2 ⇄  4 NO + 6 H2O   ΔH = – 54 kcal/mol

L’ossidazione dell’ammoniaca è un processo reversibile e esotermico quindi, in accordo con il Principio di Le Chatelier una diminuzione di temperatura sposta l’equilibrio verso destra.

2)      2 NO + O2 ⇄    2 NO2    ΔH = – 13.5 kcal/mol

Il monossido di azoto ottenuto dall’ossidazione dell’ammoniaca ha un’alta temperatura e, al fine di ridurla, è fatto passare attraverso uno scambiatore di calore dove la sua temperatura è portata a 150°C. Successivamente il monossido di azoto è trasferito un un’altra camera di ossidazione dove, alla temperatura di circa 50°C , viene ossidato a biossido di azoto

3)      3 NO2 + H2O → 2 HNO3 + NO    ΔH = 16.1 kcal/mol

Il biossido di azoto dalla seconda camera di ossidazione è introdotto in una speciale torre di assorbimento dove reagisce con l’acqua per dare acido nitrico.

processo ostwald 1 da ChimicamoReazioni parassite

La reazione 1) è in concorrenza con alcune reazioni parassite che portano alla ossidazione di ammoniaca ad azoto, non ulteriormente ossidabile:

4)      4 NH3 + 3 O2 →  2 N2 + 6 H2O   ΔH = – 75.5 kcal/mol

5)      4 NH3 + 6 NO  →  5 N2 + 6 H2O  ΔH = – 108 kcal/mol

Le reazioni coinvolte non sono molto sensibili a variazioni di pressione.

Condizioni di reazione

Tuttavia si lavora a valori moderati di pressione (6-10 atm) per ridurre il volume complessivo delle apparecchiature.

Questa compressione è effettuata con compressori rotativi che sfruttano l’energia di espansione dei gas di coda e di una parte del vapore prodotto nell’impianto stesso. In alcuni impianti la pressione è ulteriormente aumentata (10-15 atm) nello stadio finale di assorbimento di biossido di azoto.

catalizzatori
catalizzatori

I gas compressi ( NH3 e aria  in eccesso) sono inviati nel reattore dove ha luogo la reazione 1) catalizzata da reti di palladiorodio; i tempi di contatto sono brevissimi per aumentare le rese di formazione di ossido di azoto a scapito delle reazioni parassite 4) e 5).

La temperatura sale a valori intorno a 850 °C: le rese ottenute sono del 97-97.5 %. Dopo la reazione di ossidazione i gas cedono il loro calore nel preriscaldamento dei gas di coda e nella produzione di vapore. In questa fase ha luogo la reazione 2) che è  favorita da alte percentuali di ossido di azoto e ossigeno nella miscela e da valori bassi della temperatura. I gas raffreddati sono poi inviati in una o più colonne a piatti nelle quali circola in controcorrente acqua che dà luogo alla reazione 3).

Bisogna osservare, tuttavia, che la reazione 2) come le 1), 4) e 5) rappresenta più che altro un tentativo di schematizzare il processo globale. Esso  avviene nella fase di assorbimento e non una reazione chimica vera e propria: il processo probabilmente avviene attraverso un disproporzionamento di biossido di azoto per dare acido nitrico e acido nitroso che riforma ossido di azoto.

Si ricorda che il tempo di residenza anche detto tempo di permanenza è definito come V/Ṽ = τ con V il volume in m3 e Ṽ la portata in m3/s e serve a dare una descrizione quantitativa del tempo trascorso da un certo fluido con flusso costante all’interno di un reattore.

Si riesce così ad avere dei gas di coda con un contenuto di ossidi dello 0.1-0.2 % .

Rendimento

Il rendimento globale del processo valutabile intorno al 95-96 % di ammoniaca trasformata in acido nitrico.
Poiché la velocità della reazione di assorbimento diminuisce con l’aumentare della concentrazione dell’acido nitrico fino a diventare praticamente nulla per valori di concentrazione superiori al 65 % tale valore rappresenta la concentrazione massima ottenibile per un impianto normale.

L’acido nitrico così ottenuto è adatto per un buon numero di impieghi industriali, mentre per altri e, in particolare, per molte nitrazioni organiche, è necessario un acido più concentrato. Esso può essere ottenuto per disidratazione dell’acido meno concentrato con acido solforico concentrato.

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